Chi per bene non è

Terni entra nella lista nera di Legambiente

6 anni fa
Terni entra nella lista nera di Legambiente

A causa dello sforamento di “Pm 10” nel corso del 2017, Terni ottiene il 31esimo posto nella classifica Mal’Aria di Legambiente

L'articolo contiene 1 allegati

Legambiente 'Mal'Aria' 2018.pdf

È proprio vero che a Terni tira una brutta aria che nel corso del 2017 ha segnato profondamente la vita dei ternani: ma non si tratta di malumori politici, né di quelli economici o sociali, ma di problematiche ambientali, che hanno visto nel 2017 un sostanziale sforamento di “Pm 10” oltre i limiti di legge consentiti.

Proprio il 29 gennaio 2018, Legambiente ha reso noto il resoconto annuale dello stato di inquinamento della nostra Nazione, stilando una lista di 39 città italiane che nel corso del 2017 hanno sforato il limite massimo di polveri sottili consentite in un anno (fissato a 35 giorni con concentrazioni superiori a 50 microgrammi/metro cubo): Terni è risultata vincitrice del 31esimo posto avendo sforato per ben 48 volte il limite prestabilito (così come rilevato dalla centralina sita nel quartiere “Le Grazie”).

Un dato allarmante soprattutto se sommato all'inserimento di Terni anche all'interno della speciale classifica di Legambiente “Pm10 ti tengo d’occhio” degli ultimi 3 anni, dove delle 31 città italiane in graduatoria Terni si trova al 27esimo posto, con i sopracitati 48 giorni di sforamento (per quanto riguarda il Pm10) ai quali si aggiungono i 55 per l’ozono: un mix nocivo che porta a un totale di 103 giorni di inquinamento, respirato costantemente da tutti i cittadini.

Una situazione di forte emergenza che mette in risalto come le scelte fatte in ambito ambientale non abbiano portato ai risultati sperati che, anzi, sembrano sempre più aggravarsi di anno in anno: di certo l’impegno non deve essere dimostrato solo dai cittadini ma anche dalla macchina amministrativa così come dalle industrie che insistono sul territorio. Una necessità, questa, sottolineata anche dalla Legambiente Umbria che da anni insiste sull'urgenza di abbattere l’inquinamento favorendo politiche ambientali volte alla mobilità ciclopedonale, all'uso di mezzi pubblici e alla realizzazione di campagne green.

Di certo la piena risoluzione del problema ambientale è sì una speranza per molti e un auspicio per tutti, ma deve essere anche un impegno civile per le persone perbene.

Lascia il tuo Commento

0 commenti per "In Italia si parla di sviluppo sostenibile"
avatar