Persone per bene

Milano, “seduta sospesa” per offrire supporto psicologico a chi non può permetterselo

1 anno fa
Milano, “seduta sospesa” per offrire supporto psicologico a chi non può permetterselo

L'idea è dell'Associazione Anpil che si occupa di infanzia e adolescenza in Italia e nel mondo.

Una seduta psicologica “sospesa” per dare supporto agli adolescenti milanesi provenienti da famiglie in difficoltà economiche. Questa è l’iniziativa della onlus Anpil – in lingua haitiana “molte cose” – che, appunto, tra le tante attività si occupa di bambini e giovani a rischio.

Il meccanismo dell’iniziativa è semplice: le famiglie che possono permettersi un servizio, in questo caso il supporto psicologico, scelgono di versare un contributo per garantire lo stesso a chi non potrebbe accedervi.

"Portando avanti i nostri progetti, abbiamo notato come la solitudine sia ormai un sentimento costante e pericoloso - spiega il direttore di Anpil, Massimiliano Salierno - Per questo, abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento di sostenere gli adolescenti della nostra zona con un supporto psicologico studiato su misura, che andasse oltre il nostro spazio di ascolto". Non tutti però potevano permetterselo: "La risposta è stata incoraggiante. In tanti hanno voluto aderire alla proposta della 'seduta sospesa' e ora si aprono spazi interessanti - prosegue Salierno - Anche perché quella che stiamo provando ad arginare è un'autentica questione sociale che riguarda le nuove generazioni ed è quindi destinata a segnare gli anni a venire".
Nel nostro Paese il problema della dispersione scolastica è serio e spesso trascurato. Nel 2022, il 9.7% degli studenti italiani con un diploma superiore si è ritrovato in una condizione di dispersione implicita, ovvero senza le competenze minime necessarie per entrare nel mondo del lavoro o dell'università, mentre il 12.7% dei minori non ha concluso le scuole superiori.

In Lombardia l’emergenza registra numeri meno drammatici rispetto ad altre regioni, ma il problema esiste e non può essere ignorato.

"Ormai da diversi anni abbiamo avviato azioni incisive per non lasciare soli gli adolescenti - sottolinea il direttore di Anpil - Gallaratese, Quarto Oggiaro e Bovisa, per esempio, sono quartieri a rischio, dove i ragazzi delle scuole elementari e medie più che disertare i banchi, si limitano, diciamo così, a riscaldarli". Insomma, "i servizi sociali da noi funzionano bene e ripetute assenze farebbero scattare l'allarme. Per questo motivo, il problema non è tanto essere nelle aule, ma come starci - evidenzia Salierno - I ragazzi mostrano disinteresse e questo segna il loro destino. Inevitabilmente".

Per questo, Anpil, nel 2010, ha aperto lo Spazio Ascolto Famiglie, un luogo e un contesto operativo dove operatori professionali prendono in carico non solo i bisogni dei bambini e degli adolescenti ma tutto il contesto familiare e scolastico: “I problemi che emergono – afferma Michele Augurio, che dello Spazio è il responsabile – sono soprattutto di carattere relazionale fra moglie e marito e fra genitori e figli. Abbiamo un percorso di auto mutuo aiuto in cui 20 nuclei si confrontano sulle più disparate problematiche. Parlare, sentirsi capirti, confrontarsi, condividere è una medicina potentissima”. Augurio cita ance il problema della solitudine – vissuta soprattutto dai ragazzi, connessi con gli altri perlopiù solo virtualmente – che, con la pandemia, si è decisamente ampliato: “Nei nostri vari progetti -dice Salierno – abbiamo notato come la solitudine sia ormai un sentimento costante e pericoloso. Per questo, abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento di sostenere gli adolescenti della nostra zona con un supporto psicologico. Un supporto che fosse studiato su misura e che quindi andasse oltre il nostro spazio di ascolto. Non tutti, però, potevano permettersi di accedere a un aiuto del genere perché ha un costo. Per questo, abbiamo deciso di adottare un metodo che, da decenni, si adotta a centinaia di chilometri da noi. E così siamo passati dal caffè alla seduta sospesa. Chi vuole insomma può pagare un trattamento di questo tipo a chi non ha i soldi per poterlo fare. La risposta è stata incoraggiante. In tanti, hanno voluto aderire all’iniziativa e ora si aprono spazi interessanti. Anche perché quello che stiamo provando ad arginare è una vera e propria questione sociale che riguarda le nuove generazioni ed è quindi destinata a segnare gli anni a venire”.

Questioni che non interessano solo l'Italia: Anpil opera anche ad Haiti, in Guatemala, nel Mozambico, in Paraguay e nella Repubblica Democratica del Congo. "L'età moderna ha globalizzato tutto, anche il degrado - spiega ancora Massimiliano Salierno - Ed è per questo che ci interessiamo di quanto accade nel nostro territorio con la stessa passione con cui interveniamo in posti lontani. Per noi, ogni luogo è vicino per favorire l'inclusione scolastica e una formazione di qualità". Così, migliorando le condizioni di ogni singolo bambino, si aiuta indirettamente il suo nucleo familiare e di conseguenza anche la sua comunità. "Al centro della nostra attività all'estero ci sono inoltre progetti per lo sviluppo e l'autosufficienza economica e altri finalizzati a migliorare situazioni igienico-sanitarie, tutelando i diritti dei minori e delle donne - conclude il direttore di Anpil - Senza dimenticare l'acqua, bene prezioso ovunque. ma in alcuni Paesi in particolare".

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