Chi per bene non è

Melito, il figlio perde la partita, la mamma picchia l'arbitro

6 anni fa
Melito, il figlio perde la partita, la mamma picchia l'arbitro

Una domenica di ordinaria follia allo stadio di Melito di Napoli

Domenica scorsa, a Melito di Napoli, un gruppo di mamme si sono rese protagoniste di un fatto vergognoso: ci troviamo al campo sportivo comunale Mimmo Marrone, dove si sta svolgendo una partita di calcio del campionato regionale tra i bambini della Boys Melito, contro lo Sporting Atellana.

I giovanissimi calciatori della squadra di casa perdono, e, per alcuni, di chi sarebbe la colpa? Dell’arbitro donna di soli 20 anni, che una mamma ha pensato bene di malmenare all’uscita degli spogliatoi, ritenendola responsabile della sconfitta del figlio. Ma l’educata signora non si è accanita da sola contro la sfortunata giudice di gara, perché anche altre mamme hanno picchiato la ragazza, tanto che è stato poi necessario l’intervento della pubblica assistenza; al povero arbitro i medici del pronto soccorso di Giugliano hanno riscontrato ecchimosi e traumi.

Non ci sono parole per descrivere il comportamento indegno e assolutamente irrispettoso che queste donne hanno riservato a un’altra giovane donna considerata colpevole soltanto del fatto di aver fatto perdere la partita ai loro figli. Anche se l’arbitro avesse davvero commesso degli errori nel giudicare il gioco, che diritto hanno queste mamme, il cui compito dovrebbe essere quello di educare i propri figli al rispetto e alla sportività, di colpire fisicamente una giovane? Che valori potranno mai trasmettere ai propri bambini, i quali hanno la sfortuna di avere come esempi e modelli di vita genitori come questi?

E le colpe dei genitori incapaci di accettare una sconfitta ricadono sui figli, perché sull'accaduto si pronuncerà il giudice sportivo, il quale potrebbe prendere una decisione esemplare per la società melitese, escludendola dal campionato per tutto il resto dell'anno.

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