Persone per bene

Lui è Matteo Rizzo

5 anni fa
Lui è Matteo Rizzo

Matteo e Nhimadè: una storia di grande speranza

Matteo, geometra di Riposto (Catania), è un volontario dell'associazione “Amici della Missione” di Acireale, organizzazione di aiuti umanitari molto attiva nello stato centrafricano.

La sua storia è legata indissolubilmente al destino di una bambina della Guinea Bissau, Nhimadè, nata senza una gamba, con un accenno di piede e con una grave malformazione ad una mano.

Nel villaggio africano dove è nata vige una regola spietata: i bambini con malformazioni agli arti vengono abbandonati nella foresta e di conseguenza sbranati dagli animali. Questo sarebbe stato il tragico epilogo per Nhimadè se allora la madre Nita non si fosse ribellata a questo atroce rito. Mentendo sulle sue reali intenzioni, convinse il padre che sarebbe stata lei stessa a portare la piccola nella foresta. Una volta partita, però, la donna caricò la figlioletta sulle spalle e attraversò il fiume a bordo di una canoa, consegnando Nhimadè a una suora di un villaggio vicino, dove la piccola ha vissuto per 9 lunghi anni. All'oscuro di tutti, fino all'arrivo degli “Amici della Missione”.

Ed è qui che entra in gioco Matteo. La prima volta che vide la bambina saltellare sulle mani e tirargli la giacca capì subito che il suo destino, senza aiuto, sarebbe stato comunque segnato. Tornato in Italia riuscì ad organizzare a Riposto un concerto con artisti del calibro di Franco Battiato, riuscendo a raccogliere dei fondi per portare la piccola a Valencia. In Spagna, grazie a una sua amica, trovò un ortopedico disposto ad operarla gratuitamente. Otto mesi di riabilitazione e la piccola iniziò a camminare con le stampelle.

Ma la storia di Matteo, oggi suo tutore, non finisce qui. Successivamente incontrò Rosario Gagliano, direttore tecnico del Centro ortopedico Ro.Ga. di Enna, che non solo ha realizzato protesi di ultima generazione per Nhimadè, ma ha continuato a seguirla per un mese nella riabilitazione, promettendo di donarle nuovi impianti e di sostenerla anche in futuro fino alla maggiore età. Nel frattempo la piccola è costretta a fare avanti e indieto tra Sicilia e Guinea per sottoporsi a una riabilitazione costante, viaggi dispendiosi a cui pensa Matteo, sempre alle prese con nuove raccolte fondi.

Oggi Nhimadè cammina e balla proprio come tutti gli altri bambini della sua età. E per Matteo non esiste gratificazione più grande.

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