Lui è Mario Anzani

Mario è un Graduato Aiutante dell’Esercito Italiano, di servizio a Palermo.

Qualche giorno fa, mentre era di pattuglia presso il Tribunale di Termini Imerese, si è reso protagonista di un gesto che resterà impresso. Non nella storia, forse, ma nella vita di qualcuno senza dubbio.
Di sicuro in quella di una donna, mamma di due bambini di 1 e 4 anni, che quel giorno si trovava in auto con i figli, quando si accorge che il più piccolo dei due non respira più.
Non c’è tempo di capire cosa sia accaduto, il panico prende il sopravvento. La donna abbandona l’auto e si getta in strada col bimbo esanime in braccio alla ricerca di aiuto.
Passa qualche attimo e l’unica speranza ricade su quella pattuglia di militari impegnati a presidiare il tribunale.
Si avvicina, urla disperata, e affida a Mario il piccolo. Sperando in un miracolo.
Mario non fa miracoli, ma conosce le manovre di primo soccorso. Non si perde d’animo, mantiene il sangue freddo nonostante il peso di quella minuscola vita nelle sue mani.
Esegue la manovra di rianimazione. Una volta, due. Libera le vie aeree e inizia a praticare un massaggio cardiaco.
Qualche secondo interminabile, poi il pianto liberatorio del piccolo. Un pianto che sa di vita.
Grazie Mario.
Eroe, persona perbene.