Persone per bene

Loro sono Pierluigi Ricci e Daniele Imperiale

5 anni fa
Loro sono Pierluigi Ricci e Daniele Imperiale

Il bagnino eroe Pierluigi Ricci muore dopo aver salvato una famiglia

L'uomo a sinistra è Pierluigi, per tutti Bigio, 56enne bagnino di salvataggio di Fano. Quello a destra è invece Daniele, 46enne vigile del fuoco in servizio al comando di Fabriano.

Sono giorni di mare grosso presso la spiaggia di Torrette e, nonostante la bandiera rossa, come spesso accade in molti entrano in acqua per giocare con i cavalloni. Sono da poco passate le 10, quando per una famiglia di Milano - padre e due figli di 13 e 14 anni – i sorrisi lasciano improvvisamente spazio al panico. La risacca è forte e prima costringe i ragazzi sott'acqua, poi li porta a largo. Il padre, Giancarlo, corre immediatamente in loro soccorso ma in pochi attimi si trova a sua volta in balia della corrente.

Bigio, bagnino da sette anni e da due in forza all'associazione Maredentro (impegnata nel servizio di sorveglianza delle spiagge libere a Fano), non esita un istante. Nonostante il mare proibitivo, si tuffa in acqua nel tentativo di salvare i ragazzi. Lo sforzo è enorme, anche per un esperto come lui, ma fortunatamente in spiaggia in quel momento c'è anche Daniele, vigile del fuoco fuori servizio intento a godersi qualche giorno di vacanza. Anche Daniele non ci pensa due volte.

Dopo interminabili minuti di paura, i primi ad essere tratti in salvo sono i due ragazzi, sotto shock ma in buone condizioni. Poi è la volta del padre, anche lui riportato a riva e poi ricoverato in ospedale.

A Torrette, però, non c'è spazio per i festeggiamenti. Daniele si accorge che all'appello manca proprio Bigio, il primo a tuffarsi in soccorso dei malcapitati. Prende il pattino e torna in mare dove riesce a raggiungere il bagnino in evidente difficoltà. Lo porta sul bagnasciuga, gli pratica la rianimazione cardiopomonare, ma per lui non c'è niente da fare. Troppo lo sforzo anche per il suo grande cuore.

In un'epoca in cui troppo spesso si preferisce scattare una foto piuttosto che soccorrere qualcuno, in cui si ha la prontezza di girare un video ma non quella di aiutare chi è in difficoltà, in cui si ha la morbosa voglia di immortalare il dramma del giorno, anziché scongiurarlo, vogliamo dedicare questo Ferragosto a loro. A chi sacrifica la propria vita per quella di uno sconosciuto. Non per denaro, né per gloria, ma semplicemente perché non potrebbe fare altrimenti.

Grazie a voi, eroi.

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2 commenti per "In Italia si parla di sviluppo sostenibile"
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5 anni fa

Grande Daniele e grande anche bigio

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5 anni fa

NN SCHERZATE CON IL MARE ! la vita è preziosa ,anche x chi vi deve salvare

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