Investire sul Pib per migliorare il benessere dei cittadini

Sostenibilità

Investire sul Pib per migliorare il benessere dei cittadini

7 anni fa

Legambiente ha calcolato il Prodotto interno bici in Italia, una ricchezza che vale oltre 4 miliardi di euro e che potrebbe aumentare se Regioni e Governo investissero di più sulle due ruote.

Bob Kennedy nel 1968 affermava: "Il Pil misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”.
Adesso, infatti, si parla sempre di più di altre forma di misurazione del benessere, tra cui il Pib, il "Prodotto interno bici", ovvero il valore economico della bicicletta.
Come si misura? Attraverso dieci parametri: mercato; benefici sanitari legati ad attività fisica e conseguente riduzione sedentarietà; i benefici sociali e sanitari per i bambini; i benefici derivanti dalla riduzione dell'assenteismo sul lavoro; la riduzione dei costi ambientali dei gas serra; la riduzione dei costi sociali dei gas serra; il miglioramento della qualità dell'aria; il contenimento dei danni sanitari causati dal rumore; il risparmio di carburante; il contenimento costi delle infrastrutture e dell’artificializzazione del territorio.
Quanto vale in Italia? Oltre 4 miliardi di euro all’anno, secondo i dati Legambiente presentati in occasione degli Stati Generali della Mobilità.
In Italia usano la bicicletta per motivi di studio o di lavoro oltre 1 milione di persone che salgono a 1,7 milioni se si considera la totalità dei residenti che sceglie le due ruote come mezzo di trasporto (3,5% degli occupati per il percorso casa-lavoro e 2,4% di bambini e studenti fino a 34 anni per il collegamento con la scuola o l’università).
Nel confronto con gli altri Paesi comunitari l’Italia accusa un evidente ritardo, ma per alcune regioni, tra cui Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto, la media di lavoratori e studenti che usano la bici "pedalatori" è in linea con quella della Ue, anche se siamo ancora lontani dai modelli di città come Amsterdam e Copenaghen.
Non mncano però casi di eccellenza, come Bolzano, con il suo anello ciclabile che collega scuole, impianti sportivi e zone ricreative della città; Milano, con il 6% dei residenti che si posta in bicicletta anche grazie a limitazioni del traffico, organizzazione dei trasporti pubblici e sharing; Pesaro con la sua “Bicipolitana", 85 km dove al posto delle rotaie ci sono percorsi metropolitani e al posto dei vagoni le biciclette.
E Roma? Nonostante una quota bassissima di residenti ciclisti, c’è in cantiere il progetto Grab, i 45 km del "Grande raccordo anulare delle bici" ideato da Velo Love, Legambiente e Touring club italiano e finanziato dalla Legge di Stabilità 2016. "Quello della ciclabilità - Afferma Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente - è un obiettivo sul quale Regioni e Governo devono investire con sempre maggiore decisione, per i vantaggi che produce da un punto di vista ambientale, sociale, sanitario e economico".

Lascia il tuo Commento

0 commenti per "In Italia si parla di sviluppo sostenibile"
avatar