Chi per bene non è

In appalto i servizi sanitari dell’Asl di Brindisi

6 anni fa
In appalto i servizi sanitari dell’Asl di Brindisi

Preoccupazione da parte dei sindacati per la decisione del Tar e del Consiglio di Stato di appaltare i servizi sanitari a società in house

Particolare la situazione che sta interessando in questi giorni l’Asl di Brindisi, dove Tar e Consiglio di Stato hanno approvato l’appalto delle prestazioni sanitarie (ad oggi gestiti dall’Amministrazione Pubblica) affidate attraverso l’autoproduzione di servizi alla persona mediante società in house.

Una situazione, questa, che ha già causato molta agitazione e che ha visto la Cgil scendere in campo in difesa dei lavoratori: così facendo, infatti, a rischio è tutta l’esperienza dell’internalizzazione, creando problemi anche ai circa 400 dipendenti interessati da questa manovra.

Per questo motivo è stata avanzata la proposta di manifestare a Bari davanti alla sede della Regione Puglia, riuscendo a portare un significativo contributo alla causa grazie alla convocazione di un tavolo di discussione, per riesaminare le sentenze già precedentemente emesse. L’obiettivo è quello di puntare l’attenzione sull’importanza della gestione interna dei servizi sanitari al cittadino, una conquista maturata nel corso del tempo che adesso rischia di essere completamente sovvertita da questa scelta.

La gestione dei servizi tramite l’affidamento a società in house, infatti, comporterebbe una “esternalizzazione” degli stessi, affidandoli sì a società interne sulle quali è possibile avere il controllo, ma sostanzialmente ciò che viene meno è la supervisione diretta del rapporto cliente-servizio.

La società in house pur rimanendo sotto la supervisione globale “pubblica” è di fatto un’azienda privata che eroga un servizio, economicamente controllata e sovragestita da un’azienda pubblica: questa è la paura che sta attanagliando in queste ore lavoratori e sindacati che si vedono così depauperati di un servizio totalmente pubblico duramente conquistato. Non ci resta che attendere le decisioni dei nuovi tavoli convocati per cercare di riportare la pace nel servizio sanitario locale brindisino.

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