Persone per bene

Dipendenti AMA onesti "picchiati" per aver denunciato il furto di gasolio

1 anno fa
Dipendenti AMA onesti "picchiati" per aver denunciato il furto di gasolio

Insultati e poi presi a calci e pugni per avere detto la verità

Pestati e sfregiati. Per cosa? Aver denunciato un furto.
Ma riavvolgiamo il nastro.
Scandalo furti di carburante in Ama. Spariti circa 300mila litri di gasolio. Fari puntati su oltre 2000 dipendenti. Quattro dipendenti denunciati e licenziati.
Questi sono i primi numeri dell’inchiesta che in questi giorni sta riempendo le pagine di cronaca giudiziaria, capitolina e non.
Secondo quanto emerso, i coinvolti rifornivano i mezzi dell'azienda ai distributori interni agli stabilimenti. Quindi partivano per andare a raccogliere i rifiuti ma, nel frattempo, scaricavano la benzina nelle loro taniche per fare il pieno nelle loro auto private.
Procedure fragili, controlli lacunosi e immoralità.
Ne emerge un quadro inquietante. Duole dirlo, ma molto “all’italiana”.
A rendere lo scenario, se possibile, ancor più inquietante è la notizia che dà seguito allo scoppio dello scandalo: tre dipendenti dell’Ama brutalmente aggrediti. Gli stessi che 72 ore prima avevano denunciato la sparizione sospetta del carburante.
Gli investigatori seguono la pista della vendetta.
I dipendenti Ama vittime dell’imboscata, scattata all’alba, sono stati colpiti con violenza mentre venivano coperti di insulti. Pugni e calci e addirittura sfregi. Gli aggressori, armati di oggetti di alluminio hanno addirittura tagliato e deturpato le vittime sul viso. Un autentico raid punitivo.
Alle tre vittime del pestaggio. Ai tre “colpevoli di onestà”, va tutta la nostra solidarietà.
Grazie per non esservi voltati dall’altra parte.
Noi non ci rassegniamo a questo stato di cose.

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