Dalle città per bene

A Porto Sant’Elpidio spazio ai giardini condivisi e agli orti urbani

6 anni fa
A Porto Sant’Elpidio spazio ai giardini condivisi e agli orti urbani

Dopo la creazione degli orti urbani il Comune ha individuato nuove aree verdi da mettere a disposizione dei residenti per realizzare giardini condivisi e orti urbani

Una nuova scelta green ha interessato il territorio comunale di Porto Sant’Elpidio: dopo la creazione degli orti sociali, infatti, l’Amministrazione Comunale ha individuato ulteriori aree verdi da mettere a disposizione di tutti i cittadini residenti volenterosi, per creare nuovi giardini condivisi e orti urbani per il bene della comunità.

Questo progetto si inserisce nella volontà di donare alla città nuovi spazi pubblici per favorire l’aggregazione e la socializzazione della comunità oltreché per valorizzare alcune aree verdi della città non utilizzate: nello specifico sono state individuate le aree nei quartieri di Cretarola e San Filippo, pronte per essere nuovamente messe a disposizione (valorizzandole) della comunità in modo funzionale e strategico.

Una lotta, questa, anche all’abbandono delle aree di proprietà comunale che rischierebbero di non essere più fruibili da parte della comunità cittadina. Le associazioni di settore si sono dichiarate pronte a impegnarsi attivamente nella realizzazione di questi giardini condivisi e orti urbani, coinvolgendo gli abitanti della città con l’organizzazione di iniziative sociali per far conoscere l’attività svolta, oppure per incontri informativi sulla trasformazione e conservazione dei prodotti.

Il tutto contribuendo a migliorare la situazione ambientale, introducendo anche nelle realtà già esistenti soluzioni green quali l’acquisto di compostiere per il riutilizzo di fogliame, ramaglie e altri residui vegetali, di contenitori per l’acqua e piccoli volumi tecnici per riporre gli attrezzi di foggia e colore uniformi.

Questo è il comportamento giusto che ogni amministrazione virtuosa dovrebbe perseguire, non solo in campo ambientale ma anche in quello economico, sanitario, sociale e culturale: il mondo è un bene comune di cui tutti dovrebbero averne il giusto rispetto.

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