Mobilità notturna a rischio nelle città

Sicurezza

Mobilità notturna a rischio nelle città

6 anni fa

Problemi di sicurezza per le donne che lavorano di notte.

Complicato chiamare un taxi di notte, ancor più prendere un autobus vada da una periferia all’altra, mentre la Metro, laddove c’è, chiude ancor prima di mezzanotte ad eccezione del weekend.
Per il popolo della notte, che vive, lavora e si sposta dopo le 23 nei giorni infrasettimanali, è molto difficile spostarsi in città e non solo nelle grandi metropoli.
Emergono seri problemi di sicurezza, soprattutto per le donne che, spesso per motivi di lavoro, sono costrette a muoversi di notte da un capo all’altro della città.
In molti comuni italiani, come Torino, Padova, Firenze, Roma e Napoli, sono previsti sconti per le donne che viaggiano da sole di notte in taxi, anche se i tempi di attesa arrivano in media ai 20 minuti.
A Berlino hanno attivato un centralino che ti mette in contatto con altre donne che si spostano in macchina, disposte a fornire un passaggio fino a casa ad un costo abbordabile.
Gli autobus notturni, invece, funzionano solo nei centri urbani più grandi e generalmente collegano il centro alle periferie, ma non le periferie tra loro, dove spesso si trovano le discoteche o altri punti di ritrovo per giovani. E gli intervalli tra un autobus e l’altro sono così lunghi che di fatto è quasi impossibile prenderli.
La soluzione per muoversi in modo sicuro di notte passa attraverso la dotazione di trasporti pubblici affidabili e capaci di coprire un vasto raggio del territorio cittadino, un elemento per, che potrebbe diminuire sensibilmente il numero di aggressioni e di incidenti stradali.

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